Istituto Denza premiato per il concorso “Liberi di scegliere”.

Istituto Denza premiato per il concorso "Liberi di scegliere".

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Liberi di scegliere

Dopo mesi di lavoro sul libro “Liberi di scegliere” del giudice Di Bella, i ragazzi hanno prodotto un cortometraggio sul tema della legalità che è stato premiato con una borsa di studio di 1000 euro

Oggi 13 maggio 2023 alle ore 10:00 presso la Scuola allievi Carabinieri di Reggio Calabria si è tenuta la premiazione del concorso “Giustizia e umanità Liberi di scegliere”, fortemente voluto dall’associazione impegnata nel sociale BIESSE, guidata dalla dottoressa Bruna Siviglia, in collaborazione con il giudice del Tribunale minorile di Catania, Roberto Di Bella, per consegnare borse di studio, intitolate a vittime di mafia, a scuole o studenti che abbiano partecipato tramite invio di cortometraggi, video, ecc. Il suddetto giudice, da anni impegnato nella giustizia minorile, cerca di strappare all’illegalità ragazzi inseriti in famiglie mafiose e di indirizzarli a possibili scelte alternative di impegno e rettitudine. All’incontro hanno presenziato autorità di altissimo profilo istituzionale e militare, impegnate, tutte, ovviamente, nella lotta alla criminalità organizzata, Bruna Siviglia e il Giudice Di Bella, e, in collegamento, personalità emotivamente e fattivamente coinvolte nel dolore inflitto dalle mafie, come Maria Falcone, sorella del compianto magistrato. L’Istituto comprensivo “L. Denza”, dopo tanti mesi nei quali le docenti di approfondimento e materie letterarie della scuola, prof.sse Lamberti e Palumbo, hanno portato avanti un’analisi puntuale del libro che porta la firma del giudice nelle loro classi terze della scuola secondaria e dopo l’incontro tenutosi il 17 febbraio 2023 nell’Aula Pascucci della scuola con la dottoressa Siviglia, ha avuto l’immenso onore di partecipare da vincitore a tale manifestazione, grazie all’invio di un bellissimo cortometraggio che raccoglieva testimonianze dei vari ragazzi sulla loro idea di libertà e grazie ad un encomiabile libretto nel quale si raccoglievano commenti ai capitoli del libro del magistrato. La borsa di studio prevista è di euro 1000 da destinarsi a spese a vantaggio degli studenti. E’ chiaro che la possibilità offerta dal punto di vista economico rappresenta un’enorme soddisfazione ma quest’ultima non è assolutamente paragonabile a quella educativa e formativa sotto il profilo personale e sociale ad essa associata. Questa esperienza, infatti, ha permesso a giovani menti in crescita di confrontarsi con tematiche importanti che li coinvolgono, in taluni casi, anche personalmente: i ragazzi hanno conosciuto, attraverso il libro, storie di futuri recisi dall’inserimento in realtà criminali ma, al contempo, hanno compreso la possibilità che a ciascuno è data di “scegliere” liberamente il proprio futuro, la propria storia, il proprio destino, specie se esso si costruisce sulla scuola e sulla legalità. Non è facile, in una società come questa dove il terribile odore della cultura della illegalità si respira a volte anche tra la gente comune, nelle strade, nelle piazze e soprattutto nelle famiglie, parlare a cuore aperto con i ragazzi e sensibilizzarli, invece, alla libera scelta dell’”io” al quale si vuole somigliare ma i docenti della scuola Denza e la loro dirigente hanno sentito che quel miracolo si stava lentamente ma profondamente realizzando durante la realizzazione di questo progetto. Dopo il successo calcistico del Napoli, verrebbe da dire, tutto si può sognare…anche di essere LIBERI DI SCEGLIERE!

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